Il conto alla rovescia per GRAECALIS2020 giunge alla fine: poche ore ancora e il vento della parola antica tornerà a soffiare nuovamente su Catanzaro.
Un’edizione profondamente differente da quella degli anni passati, ma la cui realizzazione è una vera vittoria per i membri del TdC, guidati da Anna Melania Corrado, Luigi La Rosa e Aldo Conforto.
Nella suggestiva cornice del Complesso Monumentale San Giovanni, “Casa” di Graecalis, andranno in scena tra Agosto e Settembre degli appuntamenti monografici dedicati ad alcune tra le più celebri tragedie classiche.
Si comincia con “EDIPO -Ferite di Luce”: in scena, le vicende del celebre personaggio del mito, vittima e carnefice di se stesso, colpevole solo di non conoscere il suo destino.
“Edipo Re” è tra le opere che maggiormente destabilizza e sconvolge lo spettatore moderno, a distanza di oltre duemila anni.
La figura del doppio, l’ambiguità profonda e incolpevole di Edipo, il paradosso della luce di verità vista dal cieco Tiresia e non dal vedente Edipo, il tabù dell’incesto, il dolore straziante di essere inconsapevole vittima del proprio stesso destino: sono tutti gli elementi che rendono “Edipo Re” una delle tragedie più significative non solo sotto il profilo poetico, ma che costituisce una pietra miliare del pensiero filosofico e dell’etica occidentale.
Al centro di questi appuntamenti, ci sarà la Parola in tutta la sua potenza e poesia: “Realizzare spettacoli nel periodo post-lockdown sembrava davvero un sogno, una scommessa o una follia. Le restrizioni previste dalle normative di contenimento sono tante e mettono a dura prova il settore del Teatro e dell’Arte più in generale. Noi abbiamo deciso di trasformare le criticità in opportunità per ripensare il nostro lavoro e il nostro approccio alla Tragedia”.
Pochi elementi scenici essenziali, costumi scarni, nessun artificio tecnico: la sfida 2020 del TdC è di trasmettere la bellezza della Tragedia classica in purezza e di rianimare il centro cittadino in un periodo, quello di Agosto, storicamente ritenuto “morto” e poco adatto per realizzare eventi in Città.
“Catanzaro è viva culturalmente dodici mesi l’anno, e non esiste periodo migliore per visitare la nostra città e godere delle sue bellezze”, dicono dal TdC.
La sfida è lanciata e il vento della parola antica sta per soffiare più forte che mai su Catanzaro.