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28 aprile 2025

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TEATRO. «Di tutti i colori», nuovo spettacolo di Scenari Visibili in anteprima al TIP


Dopo il successo dell’anteprima a Reggio Calabria, la compagnia Scenari Visibili ha presentato il 26 e il 27 aprile la sua nuova produzione teatrale, “Di tutti i colori” anche al TIP Teatro di Lamezia Terme, in un’altra anteprima con cui si chiude, tra l’altro, la ventunesima stagione di RICRII, rassegna di teatro contemporaneo con cui da più di vent’anni, appunto, lavora e indaga attorno ai nuovi codici teatrali contemporanei.

Lo spettacolo è scritto e interpretato da Dario Natale, con il supporto drammaturgico di Subhaga Gaetano Failla e Domenico Benedetto D’Agostino; il paesaggio sonoro è curato da Alessandro Rizzo, le foto di scena sono di Andrea Torcasio e l’artwork di Pasquale De Sensi.

 

«Capita in questo tempo di vederne davvero di tutti i colori – scrivono dalla compagnia – ombre sempre più minacciose si addensano purtroppo sul futuro delle nuove generazioni, che viene da chiedersi quale sia il rimedio, come orizzontarsi nella nebulosa, e se la memoria degli uomini, quella che non aduna fantasmi, ma che può consigliare nuove prospettive, sia ancora oggi necessaria. Forse approfittando di questo dubbio, le problematiche neurodegenerative, predoni dei ricordi, dilagano nelle case e nelle città, tali da indurre alcune città a pubblicare sui loro siti numeri verdi da chiamare in caso di incontri con persone affette da disturbi cognitivi. Saro, in vita sua ne ha viste davvero tante, sia in tempo di pace che di guerra. Sa che non potrà mai collegare il suo passato a questo presente dai valori rovesciati, dove smarrita è la misura del limite e del degrado. Si chiede il perché, Saro, pretende rispetto della sua condizione, della sua insufficienza, sa che al prossimo lampo, colto dai suoi sensi, aprirà il libro delle meraviglie: la vita che ha vissuto».

 

Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo, le suggestioni di Il Giappone a Colori di Laura Imai Messina, le parole e gli scritti di Osvaldo Pieroni, hanno gettato le basi del ponte sospeso su cui è salito Saro, una passarella che appare e scompare, unico ponte da cui guardare lo Stretto di Messina, lo Scilla e Cariddi, in quanto patrimonio presente e futuro di pesci, uccelli, esseri umani, mostri marini.

 


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