«Nostra patria è il mondo intero, nostra legge è la libertà, ed un pensierooo ribelle in cor ci sta!», il famoso canto anarchico di Pietro Gori, cantata a voce spiegata da Peppe Voltarelli con i fantastici ragazzi di Trame e da tutto il pubblico sei tramati: finisce così Trame 2024, festival dei libri sulle mafie.
E non poteva concludersi questa tredicesima edizione il cui filo conduttore era, ispirato a Sciascia, “A futura memoria “. Impossibile elencare tutti gli ospiti e gli incontri di sei giornate veramente intense, che hanno visto riuniti a Lamezia, scrittori, giornalisti, magistrati, politici, studiosi e membri della comunità civile che si sono confrontati su un tema così forte e così variegato.
Da don Ciotti a Nicola Gratteri, passando per Attilio Bolzoni, Diego Bianchi, Nello Trocchia, Gabriella Genisi, Giuseppe Lavorato a Francesca Nava, da Amalia Bruni allo Statale Jonico si è discusso della “memoria, il ricordo, le battaglie per la libertà, la resistenza alle mafie sui territori, le storie delle vittime e di chi è stato dimenticato. Ma sarà anche il momento di riflettere sul presente, sullo stato della lotta alle mafie e sulle guerre che stanno stravolgendo il mondo”.
Trame13 è stata anche l’edizione che ha visto più “contaminazioni”, tanto associazionismo impegnato nella lotta per i diritti e contro le mafie di tutta Italia ma anche nuovi partner locali e non, per spaziare nei campi dell’arte, della musica, del teatro e della comunicazione.
Grazie dunque a Nuccio Iovene, a Giovanni Tizian e a tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita di Trame, in particolare ai giovanissimi volontari. Alla prossima edizione!