
Jasmine Paolini vince gli Internazionali d’Italia 2025. La tennista azzurra oggi, sabato 17 maggio, ha battuto la statunitense Coco Gauff, numero tre del mondo, in due set con il punteggio di 6-4, 6-2 . Paolini conquista così il secondo titolo in un Masters 1000 dopo quello conquistato a Doha, e Roma abbraccia di nuovo una campionessa nel tabellone femminile a quarant’anni di distanza dall’ultima volta. Jasmine diventa così la quarta tennista azzurra di sempre a vincere gli Internazionali dopo Lucia Valerio, Annalisa Ulstein Bossi, e Raffaella Reggi.
La partita
Per capire l’importanza di questa partita, basta guardare la tribuna d’onore. Sergio Mattarella arriva al Foro Italico e viene accolto dall’ovazione del Centrale, e la sua presenza dice molto più di quanto si possa pensare. Se il Presidente della Repubblica sceglie di presenziare alla finale del tabellone femminile, preferendola alla super sfida Sinner-Alcaraz, il segnale è forte. Non solo per Jasmine Paolini, per la prima volta in finale a Roma, che undici anni dopo Sara Errani ritrova un’azzurra all’ultimo atto del ‘suo’ torneo, ma per tutto il movimento femminile, troppe volte messo in secondo piano rispetto ai colleghi maschi. E questo Mattarella, che lo sport lo conosce e lo respira, lo sa bene.
L’approccio, oggi, è fondamentale. Paolini lo sa ed entra in campo con fiducia e aggressività, conquistandosi subito una palla break e trasformandola con un bel dritto. Lei, che più volte ha subito la pressione di avere gli occhi del Centrale fissi su di lei, non sembra spaventata, tesa o emozionata. C’è solo voglia di regalare una gioia che a Roma aspettano da troppo tempo. Anche quando Gauff prova a riprendere in mano la partita, costruendosi due occasioni per l’immediato controbreak. Jasmine annulla prime le due, cede alla terza. Ma rimane calma. Coco invece no. L’americana cerca di giocare profondo, cerca le linee, soprattutto con il dritto, ma va spesso fuori giri. E alla fine, piccolo spoiler, gli errori non forzati a stelle e strisce saranno 55, un’enormità.
Paolini piazza un nuovo break nel terzo game, tornando avanti e prendendosi il primo boato della sua serata. Il Centrale, ora, ci crede davvero. Urla, esulta, anche quando non dovrebbe, è una bolgia tutta azzurra, con qualche chiazza arancione ‘carota’. Dopotutto dall’ultima regina degli Internazionali sono passati quarant’anni esatti. Era il 1985 e Raffaella Raggi trionfò a Taranto. Poi un’altra americana, Serena Williams, aveva stroncato il sogno di Sara Errani nel 2014. Corsi e ricorsi storici che scorrono nella terra di questo torneo. Il resto del set Paolini lo passa in difesa. Gauff, in cui molti, negli Stati Uniti, vedono l’erede proprio di ‘queen Serena’, attacca, spinge, tira tutto quello che può. Jasmine resiste e porta a casa il primo parziale 6-4.
Al rientro in campo Paolini agita la racchetta avanti e indietro. Colpisce una pallina immaginaria con il dritto, poi di rovescio. Non sembra il riscaldamento di una tennista, ma di una pugile. E gli occhi della tigre, Jasmine, li mostra subito. Si conquista subito due palle break e trasforma la seconda. Il Centrale esplode perché anche se alla festa manca ancora tanto, la partita sembra indirizzata. Gauff non riesce a controllare la forza dei suoi colpi e sembra cedere mentalmente. Si arrabbia con se stessa, urla, si agita. E Paolini ne approfitta. Al terzo game l’ennesimo errore dell’americana regala a Jasmine due occasioni per il nuovo break. Jasmine non si fa pregare e colpisce alla prima. Il doppio vantaggio regala un momento di relax all’azzurra e Gauff si rifà sotto.
Coco reagisce aumentando la precisione dei suoi colpi e limitando gli errori, conquistandosi due occasioni per il controbreak e infilando alla seconda. Jasmine si scuote, e riparte. Paolini si prende un altro break lasciando l’americana a zero e urla, quando il tabellone scrive 4-1. Ora si tratta solo di amministrare il vantaggio, mentre qualche goccia di pioggia si affaccia sul Centrale. Ma quelle nuvole ormai, per Paolini, sono amiche. L’hanno salvata ai quarti contro Shnaider, la bagnano a un passo dalla gloria. Quell’acqua, per lei, è benedetta e precede l’urlo che agli Internazionali non si sentiva da quarant’anni. Paolini si prende il secondo set 6-2 e vince il Masters 1000 ‘di casa’. Qualcuno, in tribuna, sventola una bandiera italiana con scritto: “Il tennis è donna”. E Mattarella sorride. (di Simone Cesarei)