E da allora la posizione di Kiev è cambiata in modo significativo. “Hanno rafforzato la loro posizione, c’è stata la provocazione a Bucha, che è stata ovviamente una messa in scena – ha detto Lavrov, ribadendo un concetto più volte espresso in queste settimane – Tre giorni dopo i militari russi si sono ritirati dall’area. La gente viveva lì, il sindaco guidava per le strade. E solo tre giorni dopo sono stati trovati i corpi”.
Poi il capo della diplomazia di Mosca ha sostenuto che l’Ucraina è diventata una merce di scambio e uno strumento nelle mani di Stati Uniti e Gran Bretagna: “Governano gli ucraini come strumento per contenere il nostro Paese, per sconfiggere la Russia sul campo di battaglia”.