Con uno sguardo all’Africa, al quale Putin ha promesso grano a prezzi vantaggiosi e addirittura gratis per sei Paesi con i quali sarebbe vicino un accordo, il presidente russo valuta anche altre strade. E parla di accordi con la Turchia e con il Qatar sul grano che sono alternativi e non sostitutivi rispetto a quello con l’Ucraina.
Ma le alternative all’accordo sul grano proposte non sono “sostenibili, sicure e permanenti” ‘come lo è l’iniziativa sul Mar Nero, ha fatto notare Erdogan, convinto che l’accordo di Istanbul svolga un ‘ruolo chiave’ nella crisi alimentare globale e dia respiro a chi è in una condizione di bisogno, come ad esempio in Africa. Ed è per questo che il leader turco ha voluto rivolgere un appello a Kiev, affinché ammorbidisca la sua posizione e consentire passi congiunti con Mosca. La Turchia, da parte sua, è pronta sia a inviare grano ad alcuni Paesi poveri in Africa, sia a fare la sua parte perché l’Ucraina e la Russia conducano negoziati diretti.