“Le nostre forze di difesa sono costituite da molti elementi. Molte brigate e unità. E tutti coloro che agiscono al fronte, tutti coloro che proteggono lo Stato dai sabotatori e dal terrore russi, tutti coloro che sono coinvolti in missioni di combattimento meritano gratitudine e rispetto”, dice Zelensky nel consueto messaggio affidato a Telegram.
“Gli assassini e i torturatori russi non si spingono oltre in Europa solo perché sono arginati da uomini e donne ucraini che imbracciano le armi sotto la bandiera blu e gialla. In Ucraina una volta c’erano molti muri bianchi di case e chiese, che ora sono bruciati e distrutti dai bombardamenti russi. E questo dice in modo molto eloquente chi dovrebbe fermarsi affinché la guerra abbia fine”, aggiunge.
“Chiunque protegga la vita e le persone sta svolgendo la missione più onorevole possibile di fronte a un’invasione così disumana. Dobbiamo proteggere completamente la vita, proteggerla nella nostra casa. E ringrazio tutti coloro che sostengono la nostra difesa, i difensori ucraini”, afferma ancora.
“Quando il male russo ha iniziato questa guerra il 24 febbraio” del 2022, “tutti gli ucraini si sono schierati a protezione. Cristiani, musulmani, ebrei: tutti. E ringrazio ogni cappellano ucraino che è nell’esercito, nelle Forze di Difesa. Lì, in prima linea. Proteggono la vita e l’umanità. Sostengono con la preghiera, con le parole e le azioni. Questo è ciò che è la chiesa: accanto alle persone. E non a 2500 chilometri di distanza: lì, da qualche parte, per svolgere una mediazione virtuale tra chi vuole vivere e chi vuole distruggerti”, dice indicando una distanza che corrisponde a quella tra Roma e Kiev. “Ringrazio tutti coloro che in Ucraina e con l’Ucraina stanno facendo di tutto per salvare vite, ringrazio tutti coloro che aiutano e che sono davvero vicini con azioni e preghiere”, conclude.