
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarà oggi in Turchia per un incontro con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, durante il quale parleranno dei rapporti bilaterali, della guerra con la Russia e dell’accordo sul grano. Zelensky vola in Turchia mentre la guerra continua a mettere a dura prova la tenuta delle forze armate ucraine, chiamate ad arginare l’offensiva di Mosca. “Putin -dice il presidente ucraino a Bruno Vespa in ‘5 Minuti’ – vuole tutta l’Ucraina”.
La Russia attacca a Zaporizhzhia
La Russia sta intensificando gli attacchi in direzione di Orikhiv, nell’oblast di Zaporizhzhia, nel tentativo di superare la difesa di Kiev a Robotyne. Lo ha detto Dmytro Lykhovii, portavoce del gruppo di forze di Tavria. Il villaggio di Robotyne, situato a circa 15 chilometri a sud di Orikhiv e 70 chilometri a sud-est di Zaporizhzhia, è stato liberato dall’Ucraina durante la sua controffensiva nell’estate del 2023 e da allora è in prima linea.
Nei giorni scorsi, le forze russe hanno lanciato al massimo dai tre ai cinque attacchi al giorno, ha detto Lykhovii, mentre nelle ultime 24 ore l’attività è aumentata: le truppe di Mosca hanno effettuato 16 assalti a ovest di Verbove e vicino a Robotyne. Lo stato maggiore delle forze armate ucraine ha affermato che tutti gli attacchi non hanno avuto successo.
Zaluzhny diventa ambasciatore
Zelensky risolve, a quanto pare, uno dei casi interni. Il generale Valery Zaluzhhy, ex comandante in capo delle forze ucraine sostituito il mese scorso, sarà il nuovo ambasciatore a Londra. Il presidente ha approvato la sua candidatura, ha reso noto il ministero degli Esteri di Kiev.
“Il generale Zaluzhny mi ha detto che questa è la strada che vuole intraprendere: la diplomazia”, ha detto Zelensky, annunciando la fumata bianca. Zaluzhny è stato rimosso dal comando delle forze armate dopo la deludente controffensiva della seconda metà del 2023 ed è stato sostituito dal generale Oleksandr Syrsky.
Missili Taurus, le garanzie di Zelensky alla Germania
A prescindere dal nome del comandante, l’Ucraina ha un’esigenza chiara: Kiev ha bisogno di armi. Con le forniture degli Stati Uniti bloccate al Congresso, in attesa che la Camera dei Rappresentanti si esprima sul pacchetto da 61 miliardi di dollari, i riflettori si accendono sulla Germania. I tedeschi hanno a disposizione i missili Taurus, armi a lungo raggio che consentirebbero agli ucraini di colpire in profondità il nemico. La Germania, però, non vuole concedere missili che potrebbero centrare obiettivi in territorio russo e non è disposta nemmeno a mettere a disposizione i propri militari per il coordinamento delle operazioni dal territorio tedesco. “Abbiamo promesso di non usare i missili Taurus contro qualsiasi zona, a parte i territori ucraini occupati”, dice Zelensky a Vespa.
“Potremmo anche non usarli poi, come è accaduto nel Mar Nero. Quando i russi hanno visto che perdevano le loro navi, si sono ritirati nelle acque territoriali russe. Se hai armi adeguate, potremmo rispondere alle forze russe che usano armi a lunga gittata contro le città, come per esempio Kherson. Loro sparano 20 chilometri in più rispetto alla nostra artiglieria, con armi a lunga gittata potremmo allontanarci. E loro avrebbero paura. Se avessimo armi corrispondenti a quelle russe, le sorti della guerra potrebbero cambiare, noi potremmo avanzare”, aggiunge.
Zelensky: “No alla tregua, serve solo a Putin”
Il presidente ucraino non prende in considerazione l’ipotesi di una tregua. “Un conflitto congelato, come lo sarebbe il nostro dopo una pausa nei combattimenti, sarebbe un grande problema per l’Ucraina e anche per tutta l’Europa. Noi lo abbiamo già vissuto, dopo l’occupazione della Crimea e il conflitto nelle regioni di Donetsk e Luhansk. E’ una situazione simile a quella che propongono alcuni leader e media. Non sarebbe una vera pausa, ma una pausa in favore di Putin, che servirebbe a lui per rafforzarsi, approvvigionarsi” dall’Iran e dalla Corea del Nord, reclutare altri militari, dice.
“Sarebbe proprio come dopo il 2014, quando il conflitto congelato ha concesso a Putin di rafforzarsi e lanciare una guerra su larga scala. Il suo scopo non solo alcuni territori dell’Ucraina, ma l’intera Ucraina -afferma-. Lui vuole distruggere tutto il Paese a annetterlo alla Russia, con la violenza o con strumenti politici come ha fatto in Bielorussia, dove controlla tutto, anche la polizia e i militari”.