Via libera definitivo dalla Camera al Decreto Dignità: l’Aula ha approvato il decreto con 312 sì, 190 no e 1 astenuto.
Il provvedimento passa ora all’esame del Senato, probabilmente la prossima settimana. Dall’estensione degli sgravi per le assunzioni alla reintroduzione dei voucher per il settore turistico, sono molte le novità introdotte al testo approvato dal consiglio dei ministri all’inizio di luglio e pubblicato in Gazzetta ufficiale il 13 luglio scorso.
Il provvedimento è composto da quattro grandi macrocapitoli: il primo riguarda la stretta sui contratti a termine, con la reintroduzione delle causali, la riduzione delle proroghe a 4 e della durata massima a 24 mesi dai 36 attuali.
Per la scuola viene eliminato il limite di 36 mesi per gli incarichi annuali, su posto vacante e disponibile, introdotto con il comma 131 della Buona Scuola. Per le maestre e i maestri precari con diploma magistrale conseguito fino al 2002 (anche i circa 6 mila già assunti con riserva da GaE) previsti incarichi solo fino al prossimo 30 giugno, aggirando temporaneamente quanto deciso dal Consiglio di Stato nel dicembre scorso, e concorsi appositi.
Il secondo macrocapitolo comprende le misure contro le imprese che incassano contributi pubblici e poi si trasferiscono all’estero, con l’introduzione di una sanzione da 2 a 4 volte il beneficio ricevuto.
Il terzo capitolo introduce una serie di restrizioni contro il mondo del gioco d’azzardo e in particolare sugli spot in tv che diventano fuorilegge mentre l’ultimo riguarda l’abolizione dello split payment per i professionisti e il rinvio della scadenza dello spesometro da fine novembre a fine febbraio 2019.