Suini neri di Calabria, allevati nell'Azienda Agrimad
29 marzo 2017
Suini neri di Calabria, allevati nell'Azienda Agrimad

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Welfare Index PMI: da Nord a Sud l’agricoltura conferma il suo ruolo sociale. Premiate le aziende Fungar, Agrimad e Conte Vistarino


L’agricoltura, grazie al suo profondo legame con il territorio e le sue popolazioni, è pioniera del welfare e conferma oggi, rinnovato, il suo ruolo sociale.

E’ emerso con forza alla presentazione del Rapporto Welfare Index PMI 2017 alla Luiss Guido Carli di Roma, in cui sono state premiate le piccole e medie imprese dei settori produttivi dei servizi e assegnate le menzioni speciali alle aziende più attive negli ambiti di agricoltura sociale, terzo settore, valore donna e integrazione sociale.

Il Welfare Index PMI è alla seconda edizione: promosso da Generali Italia insieme a Confagricoltura e Confindustria, patrocinato dalla Presidenza del Consiglio, quest’anno ha visto anche il coinvolgimento di Confartigianato e Confprofessioni con l’obiettivo di diffondere la cultura del welfare aziendale come leva di crescita per le piccole e medie imprese, che rappresentano l’80% della forza lavoro del Paese.

A questa edizione hanno partecipato 3.422 aziende, il 60% in più rispetto al 2016, quasi la metà del settore industriale.

Le aziende agricole hanno manifestato un crescente entusiasmo per l’iniziativa e molte di esse si sono qualificate, alcune anche con piccole dimensioni, con una diffusione omogenea su tutto il territorio nazionale.

Al primo posto si è classificata «Fungar», di Rimini, leader nella produzione di funghi; al secondo «Agrimad» di Cosenza, impegnata nella valorizzazione della razza autoctona di Suino Nero di Calabria, con la seguente motivazione: «L’azienda è riuscita attraverso le sue politiche di welfare a creare occupazione in una zona con elevato tasso migratorio. La maggior parte dei lavoratori proviene dal paese di San Demetrio Corone (Cosenza) o da zone limitrofe e l’azienda assume spesso entrambi i coniugi o familiari dei dipendenti mettendo la comunità al centro dell’impresa e sviluppando così anche le potenzialità del territorio».

Al terzo posto si è classificata «Conte Vistarino», storica realtà vinicola del Pavese.

Le menzioni speciali sono state assegnate, per l’integrazione sociale, all’azienda siciliana «Natura Iblea», attenta all’inserimento di immigrati con varie iniziative culturali a corredo di quella strettamente relativa alle coltivazioni e per l’agricoltura sociale, alla società cooperativa friulana «Dopo di noi», impegnata nell’inclusione lavorativa di disabili.

Per tutte le imprese agricole premiate il fattore di successo è stato l’impegno nel contesto sociale in cui operano, attraverso il coinvolgimento di diverse fasce di popolazione, finalizzato all’integrazione e al miglioramento delle condizioni degli stessi lavoratori.

«La consolidata funzione sociale dell’agricoltura a vantaggio della collettività», ha dichiarato il presidente di Confagricoltura Mario Guidi alla cerimonia alla Luiss «si è affermata nel tempo adattandosi ai vari contesti. Oggi la direzione intrapresa dalle aziende va verso un ampio concetto di sostenibilità, non solo sociale, ma anche economica e ambientale. E i casi concreti sono migliaia, da Nord a Sud. Come Confagricoltura guardiamo con attenzione allo sviluppo di queste realtà, valorizzandone esperienza e potenzialità».


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