Graziella Mazza e Angelina Pettinato, psicologhe, psicoterapeute, teachers dello yoga della risata, sono state nominate ambasciatrici nel mondo di yoga della risata dall’ideatore della metodologia, il medico indiano Madan Kataria. Le due professioniste, impegnate da anni nella formazione e nella prevenzione attraverso la loro Associazione Promethes, hanno ricevuto la nomina per il loro impegno nella diffusione della metodologia dello yoga della risata sul territorio calabrese.
In circa due anni l’entusiasmo ed il benessere hanno circolato nelle scuole di ogni ordine e grado con gli studenti e i docenti nelle associazioni, aziende, palestre, centri salutistici, piazze, itinerando, incuriosendo e facendo sperimentare direttamente i benefici di questa semplice ed importante metodologia.
Praticare questa disciplina, quotidianamente, per circa 15 minuti, apporta significativi e positivi cambiamenti nella gestione dello stress e dell’ansia, nell’apprendimento, nella performance e nella gestione dei rapporti sociali. Unendo infatti esercizi di respirazione diaframmatica con quelli di risata indotta, si liberano nel corpo gli ormoni della gioia, le endorfine, e si abbassa il livello di cortisolo. Ossigenando il sangue, il corpo ottiene sia benefici immediati che a medio e lungo termine.
Grazie al loro lavoro la metodologia è entrata ufficialmente nella formazione ministeriale, nei master di specializzazione e nei perfezionamenti psico-pedagogici post lauream ed al fine di fornire ai professionisti uno strumento semplice ed efficace da usare nel campo dell’educazione e del mondo lavorativo.
Vivere e lavorare in contesti in cui il clima è piacevole e leggero, consente, di fatto, a tutti di essere più produttivi e performanti.
Gli studi che le dottoresse calabresi stanno costantemente approfondendo, sul rapporto tra lo yoga della risata e l’intelligenza emotiva confermano l’ipotesi secondo la quale una mente rilassata e allenata alla «gioia» è più recettiva, libera e pronta a sentire meglio le proprie emozioni e a canalizzare in modo costruttivo l’energia che esse scatenano.