Il Tropea Festival Leggere&Scrivere ha dedicato il pomeriggio del terzo giorno della manifestazione alla scrittura al femminile.
Dopo la proclamazione del vincitore del Concorso «Quel libro nel cassetto», promosso dalla fondazione Liotti di Monterosso Calabro che ha visto vincitore Angelo Calvisi con Adieu mon coeur, l’incontro con tante nuove autrici calabresi.
Si inizia con la scrittrice e docente Maria Concetta Preta autrice de L’Ombra di Diana, romanzo ambientato nella Monteleone del 1500. L’opera ha come fulcro centrale la leggenda di Diana Recco e i 7 martiri di Monteleone.
Quindi è il turno di Giusy Staropoli Calafati e il suo La terra del ritorno, vincitore del premio regionale Rai La Giara. Libro dedicato alla Calabria, luogo di ricordi e di memoria, ma soprattutto meta degli affetti, spazio dove coltivare il futuro.
Un’immagine reale della regione che si riscontra anche in Matilde non aspettare la vita non aspetta di Daniela Rabia. Un modo di raccontare in maniera differente la Calabria, lontano dagli stereotipi e dai luoghi comuni: «Da calabresi», precisa Rabia, «abbiamo il dovere morale di raccontarne anche il bello di questa terra. Questo è un romanzo di viaggio, nei luoghi e nell’essere del protagonista, per operare il cambiamento».
Dalla Calabria alle Langhe di Mattia Milea, invece, è la storia di un partigiano. Un romanzo di formazione, con al centro un contadino calabrese che la Seconda Guerra Mondiale catapulta fuori da Samo. Una vita intensa raccontata dallo stesso protagonista, ad oggi ultranovantenne.
L’eccezione del pomeriggio rosa è stata rappresentata da Marco Truzzolillo, autore di In Marocco. Un volume nato dall’esperienza di un viaggio, un esperimento di libertà.
Pari, dispari e donne di Anna Pascuzzo, invece, è frutto dell’esigenza di illustrare le disparità tra generi. In una società chiamata a confrontarsi sul tema del femminicidio, si sceglie di parlare di diritti delle donne.
A discutere con loro, le blogger Ippolita Luzzo e Stefania Mangiardi. Non sono mancati i contributi dal pubblico, con gli interventi della scrittrice Patricia Dao e Vincenzina Perciavalle, consigliere pari opportunità alla Regione, tavolo regionale Calabria: «Raramente», ha evidenziato la consigliera, «alle donne è stata data la possibilità di esprimersi con la scrittura. La parola ci è stata tolta per secoli».