olio santo
7 agosto 2016

Ricette calabresi-cucina leggendaria

La ricetta dell’ «Olio Santo» al peperoncino di Calabria, ardente passione mediterranea


Inizia dalle lontane Americhe la storia del peperoncino che secoli fa, appena sbarcato in Europa, trovò la sua vera ardente culla in terra calabra.

Passando indenne dalle dominazioni francesi a quelle spagnole alle piemontesi, amato da uomini e donne, nobili, briganti e contadini in ugual misura, citato e celebrato da poeti, filosofi e scrittori, da Tommaso Campanella fino a Gabriele D’Annunzio, il peperoncino, ‘u pipi vruscenti, ‘u diavulicchiu, è il vero protagonista della nostra cucina di territorio.

Una bruciante passione, quella dei calabresi per il peperoncino, che non finisce con la stagione estiva ma continua con un prodotto semplice e buonissimo, da utilizzare in inverno quando non c’è il peperoncino fresco e si vuol dare un tocco di ardente passione mediterranea ai nostri piatti: l’«olio santo», ossia peperoncini conservati in olio d’oliva.

Ingredienti
Peperoncini (secchi o freschi)
Olio extra vergine di oliva
Sale grosso

Preparazione
L’olio santo si può preparare sia con i peperoncini secchi che con quelli freschi, questi ultimi vanno trattati in un modo diverso per evitare il rischio del botulino. Per farlo con i peperoncini secchi, prima sminuzzateli (usando dei guanti) e poi metteteli in un barattolo di vetro sterilizzato, riempiendolo per tre quarti. A questo punto, aggiungete l’olio extravergine d’oliva fino a coprire i peperoncini. Schiacciate bene con un cucchiaino per fare uscire tutta l’aria possibile, aggiungete altro olio e sistemateci sopra un pressino. Fate riposare per una settimana e poi l’olio sarà pronto per l’utilizzo.

Per fare l’olio santo con i peperoncini freschi, invece, ricordatevi di porre nel barattolo sterilizzato qualche chicco di sale grosso, che assorbirà l’umidità dei peperoncini freschi. Tagliate grossolanamente i peperoncini freschi (usando sempre i guanti), se sono piccoli potete lasciarli anche interi, quindi metteteli nel barattolo con le modalità precedenti. L’olio sarà pronto entro un mese.

Una volta pronto, potete filtrare l’olio e porlo in bottigliette, oppure usarlo così com’è per insaporire qualsiasi piatto, dai primi, soprattutto i più robusti a base di legumi e ortaggi, ai secondi di carne ma anche semplici crostini di pane casereccio, pizze e focacce. L’olio santo sarà più o meno piccante a seconda del peperoncino che avrete usato.
Annamaria Persico


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