Covid e ristoranti, Salvini: "Stop a ridicola limitazione dei 4 a tavola"
2 giugno 2021

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Covid e ristoranti, Salvini: “Stop a ridicola limitazione dei 4 a tavola”


“Ho chiesto al ministro Speranza di evitare la ridicola limitazione dei 4 a tavola al ristorante, al chiuso e all’aperto, almeno nelle zone bianche”, perché “non ha più senso”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini durante un punto stampa in Piazza San Luigi dei Francesi.

Quanto al blocco dei licenziamenti, “ieri ho parlato col presidente Draghi e col presidente di Confindustria… mi sembra che la mediazione proposta e raggiunta da Draghi sia assolutamente positiva. Quindi fino a ottobre tutela per le categorie più a rischio e da giugno, per le categorie che non hanno problemi di licenziare ma semmai di assumere, bisogna lasciare totale libertà di azione perché le aziende assumano”, ha detto. “Alcuni settori hanno bisogno di più tempo, noi chiediamo però la reintroduzione dei voucher e del lavoro a tempo. Meglio un lavoro a tempo che un non lavoro”, ha aggiunto il leader della Lega. “Spero che su questo – ha concluso Salvini – i sindacati e la sinistra non si mettano di traverso. Ho telefonato a Draghi per dirgli che la sua posizione è la nostra”.

Salvini ha poi nuovamente commentato la scarcerazione di Brusca. “Nel giorno della festa della Repubblica sapere che oggi è a spasso libero, sorridente e festeggiante, anche un delinquente, un assassino, un mafioso, uno spregevole personaggio come Brusca non può essere l’idea di giustizia che abbiamo in testa. Chi ammazza deve stare in galera fino alla fine dei suoi giorni senza sconti e senza scorciatoie”, ha detto il leader leghista. La sorella del giudice Falcone ha detto “questa è la legge, voluta da mio fratello”: “Siamo nel 2021, si può aggiornare la legge”, risponde l’ex ministro dell’Interno.”Chi ha sciolto nell’acido un bambino – ha rimarcato Salvini – non può passeggiare libero per Palermo, Roma e Milano come se nulla fosse”.

Infine, sulla riforma della giustizia “un paese civile deve avere meno tasse, una burocrazia più veloce al servizio del cittadino e poi una giustizia davvero giusta. I 6 referendum proposti da Partito Radicale e Lega, su cui chiederemo un milione di firme degli italiani a partire da luglio, significano giustizia giusta, certezza della pena: chi sbaglia paga”. Se la coalizione di centrodestra sarà compatta sui referendum? “Dobbiamo unire. Dopo il Covid – ha proseguito – bisogna parlare poco, litigare di meno e costruire tanto. Questo l’obiettivo che mi sono dato allargando la federazione a tutto il centrodestra, coinvolgendo. E i referendum saranno una bella occasione di unità, di democrazia diretta partecipata. Chi ha paura dei referendum ha paura degli italiani e vuol dire che non ama la democrazia”.


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