Il premier Renzi e il ministro del Lavoro Poletti
4 febbraio 2016
Il premier Renzi e il ministro del Lavoro Poletti

News

Dati Istat sull’occupazione. Cgil: «C’è poco da entusiasmarsi»


«Leggiamo commenti entusiastici da parte di autorevoli esponenti del Governo e della politica sui dati diffusi dall’Istat e sugli effetti salvifici del Jobs Act: non solo non convincono, ma analizzando i numeri, a ben guardare, c’è di che preoccuparsi. Per quanto riguarda gli occupati, infatti, il saldo positivo del 2015 è esattamente lo stesso di quello del 2014, anno in cui Jobs act e sgravi non erano in vigore, e gli inattivi continuano a crescere mese dopo mese». Così Serena Sorrentino, segretaria confederale della Cgil, in seguito alla diffusione dei dati provvisori Istat su occupati e disoccupati a dicembre 2015.

«Nel dicembre 2014», spiega Sorrentino «l’Istat registrava un aumento in valore assoluto di +109 mila occupati su base annua, con una crescita dello 0.5%: si tratta esattamente dello stesso saldo del 2015, +109 mila persone occupate e +0.5%. Al di là della paradossale coincidenza, viene da chiedersi se davvero si può parlare di effetto miracoloso del Jobs act e di riuscita delle politiche di elargizione alle imprese dell’esonero contributivo se la tendenza è uguale all’anno precedente, anno in cui non c’erano né i vantaggi fiscali né i licenziamenti illegittimi facilitati».

Serena Sorrentino sottolinea inoltre che «la cancellazione dei diritti fatta con il Jobs act e 3,5 miliardi di euro alle imprese in tre anni attraverso l’esonero contributivo hanno prodotto +48 mila posti di lavoro: parlare di successo appare una forzatura».

«La politica», sostiene Sorrentino «ha la responsabilità di verificare l’efficacia delle iniziative legislative, e se questi sono i dati occorre riflettere sulla reale portata del Jobs act. Anche perché nell’ultimo trimestre del 2015 si registra contemporaneamente la crescita degli inattivi (+0.2%, pari a +32 mila), dato che segnala un aumento dello scoraggiamento delle persone nella ricerca di occupazione e l’urgenza di un investimento serio sulle politiche attive. Cosa che finora non è stata fatta, considerando la nuova agenzia Anpal, nata senza risorse e senza strumenti e non ancora operativa, e la vertenza dei lavoratori dei centri per l’impiego, che assume connotati sempre più drammatici e di incertezza. Come si vede quindi siamo alla solita vecchia politica, grandi proclami, scarsi risultati, e soprattutto un uso sbagliato delle risorse».


Leggi anche...



News
Verso il Conclave, l’auspicio dei cardinali...

Quanto durerà il Conclave per l'elezione del nuovo Papa? "Non lo sappiamo, attendiamo che il...


News
Tyra Grant si presenta: “Ho scelto...

Tyra Caterina Grant ha scelto l'Italia. La giovane tennista azzurra esordirà agli...


News
Tennis and Friends, Meneschincheri:...

"La prevenzione è fondamentale, ma è importante soprattutto che chi ha passato un momento...


News
Tennis and Friends, Fagnani: “Contribuiamo a...

Sport e prevenzione alla XV edizione di Tennis and Friends, evento che si tiene al Foro...