Davos, esperti riuniti per la 'malattia X': allarme per il virus che non esiste
17 gennaio 2024

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Davos, esperti riuniti per la ‘malattia X': allarme per il virus che non esiste


La misteriosa ‘malattia X’ entra nell’agenda del Word Economic Forum di Davos. Già nel 2018, prima dell’emergenza Covid, l’Organizzazione mondiale della sanità aveva ipotizzato l’arrivo di una pandemia causata da una patologia ancora sconosciuta, chiamata genericamente ‘Disease X’ ovvero malattia X.

Una patologia che non esiste, ma il cui studio potrebbe facilitare la prevenzione in modo da preparare azioni flessibili e trasversali per arginare la diffusione di malattie tra cui appunto anche un ipotetico morbo a oggi ancora sconosciuto. Ora la malattia X sembra interessare i vari esperti riuniti a Davos perché nell’agenda del Wef dovrebbe esserci un incontro, coordinato dal direttore generale dell’Oms, proprio dedicato a come affrontare una nuova pandemia da malattia X. Gli esperti – oltre 300 scienziati radunati dall’Oms nel novembre 2022 – ipotizzano che questa futura patologia potrebbe causare 20 volte più decessi del Covid. Il meeting dovrebbe accendere i riflettori sui “nuovi sforzi necessari per preparare i sistemi sanitari alle molteplici sfide future”.

Inevitabilmente, il tema non è passato inosservato sui social. Abbondano, in particolare negli Stati Uniti, commenti e posizioni che stigmatizzano l’approccio e individuano nella ‘malattia X’ un pretesto per adottare misure simili a quelle implementate durante la pandemia di covid. Su X, il social di Elon Musk, un disclaimer chiarisce che la malattia X non è “non è una reale patologia” ma un morbo ipotetico che “potrebbe causare una grave pandemia a livello internazionale in futuro”.

Il direttore esecutivo del Programma per le emergenze sanitarie dell’Oms, Michael Ryan, ha evidenziato che accendere i riflettori su virus e agenti patogeni per ricercare e sviluppare contromisure è “essenziale per una risposta rapida ed efficace alle epidemie e alle pandemie”. Parlare di ‘malattia X’, in sostanza, serve ad identificare “lacune di conoscenza e priorità di ricerca” per un elenco di virus e agenti patogeni identificati come prioritari: il Covid-19, la febbre emorragica Crimea-Congo, il virus Ebola, la febbre di Lassa, la Sindrome respiratoria orientale (MERS), il virus Zika.


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