
Ilaria Salis a processo oggi a Budapest. La maestra 39enne di Monza, detenuta nel carcere ungherese, accusata di presunte violenze commesse nel corso di una manifestazione neonazista nella capitale ungherese l’11 febbraio 2023, è entrata in aula in catene. Molti i video che mostrano le immagini della donna con ceppi ai piedi e catene ai polsi. Il giudice risponderà alla richiesta per i domiciliari presentata dai legali.
Tajani: “Scontro politico non favorisce Salis, invito a non politicizzare”
“Mi auguro che Ilaria Salis possa essere assolta… oggi era in aula nuovamente in manette e catene, certamente non è un bel modo dato che non c’è pericolo di fuga, ma esiterei a politicizzare”, ha commentato a ‘Start’ Sky Tg24 il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. “A me preoccupa la cittadina Salis, non mi interessa di che partito è – ha aggiunto – Come ministro, mi auguro che siano rispettate le regole durante la detenzione. Ma lo scontro politico non favorisce la signora Salis”.
Diversi esponenti politici italiani a Budapest
Diversi gli esponenti politici italiani che si sono recati a Budapest per seguire l’udienza. Ci sono Nicola Fratoianni e Ilaria Cucchi dell’Alleanza Verdi Sinistra. La vicepresidente della commissione giustizia del Senato e il leader di SI, insieme ad altri parlamentari italiani del Pd e del M5S, presenti nella capitale ungherese, confermeranno in questo modo alla connazionale e ai suoi familiari tutto il sostegno necessario in questa vicenda. Si legge in una nota. Anche le democratiche Laura Boldrini e Sandra Zampa sono nella capitale ungherese in rappresentanza dei gruppi parlamentari del Pd di Camera e Senato.
“Anche questa volta Ilaria Salis è entrata in aula con le manette ai polsi, catene alle caviglie e al guinzaglio, come a gennaio. Vergognoso”, dichiara da Budapest la deputata del Movimento 5 Stelle Stefania Ascari. A Budapest anche il capogruppo di Italia viva in Commissione Giustizia e responsabile Esteri del partito Ivan Scalfarotto: “I legali lamentano condizioni di detenzione drammatiche, insostenibili anche dal punto di vista igienico-sanitario”. “Privare una persona delle condizioni minime di dignità e di salute è inaccettabile in un Paese dell’Ue: un’unione che non si fonda sulla percezione dei fondi come evidentemente pensa Viktor Orban ma è fondata sul rispetto dei principi democratici e sui diritti inviolabili della persona. Bisognerebbe tagliare i fondi europei a Budapest fino al ripristino delle condizioni minime per definire quel paese una democrazia liberale”, conclude il responsabile Esteri di Italia Viva.
“Non è accettabile che una cittadina italiana sia trattata così in Ungheria. Giorgia Meloni deve essere realmente patriota e spiegare a Viktor Orban che o l’Ungheria rispetta la regole dello stato di diritto o nessun euro delle tasse degli italiani deve finire a Budapest come invece accade oggi. Il fatto che la Meloni abbia idee diverse da Ilaria Salis non rileva: il Governo italiano deve lavorare per i cittadini italiani. Grazie Ivan Scalfarotto per essere oggi in quell’aula di tribunale a dire da che parte stiamo noi, come già avevamo fatto alla Leopolda. Presidente Meloni, si faccia sentire. Ci governano i Fratelli d’Italia o i sudditi d’Ungheria?”. Così Matteo Renzi su X.