A Evin è stato incarcerato, ad esempio, il noto regista Jafar Panahi, che con uno sciopero della fame aveva denunciato le disumane condizioni di detenzione alle quali sono sottoposti i detenuti. Nella sezione femminile del carcere è stata detenuta per sei anni anche Nazanin Zaghari-Ratcliffe, cittadina britannico-iraniana rientrata a Londra a marzo in seguito a un accordo tra l’Iran e la Gran Bretagna.
Diverse sono le organizzazioni per la tutela dei diritti umani, tra cui Amnesty International, che hanno più volte acceso i riflettori sulle violenze in questo carcere.