Nel XXV° anniversario della consacrazione un incontro per celebrare l’importante presenza della Parrocchia nella Diocesi
Grande appuntamento culturale per la città di Lamezia Terme e per la Parrocchia di San Giuseppe Artigiano. “La Chiesa della Parrocchia di San Giuseppe Artigiano, in occasione del XXV anno della sua consacrazione”, questo il tema dell’incontro che si terrà il prossimo 8 febbraio alle 18.30 nel salone della Chiesa. Presente il Vescovo, Monsignor Serafino Parisi, modererà la serata il parroco don Fabio Stanizzo.
Un appuntamento per celebrare l’importante presenza in Diocesi di questa Comunità e un momento di riflessione. Parteciperanno Francesco Volpe che esporra’ gli aspetti architettonici della Chiesa, Maurizio Carnevali che effettuerà una lettura iconografica e don Vincenzo Lopasso che commenterà le vetrate con nota teologica. La Chiesa nell’abside accoglie la raffigurazione della gloria di San Giuseppe Artigiano ad opera del pittore lametino Maurizio Carnevali e le vetrate colorate raccontano la storia biblica di Giuseppe.
Un incontro , come ha spiegato don Fabio alla stampa, organizzato con due finalità: soddisfare le curiosità dei fedeli sulla storia della Chiesa e presenze ‘artistiche’ al suo interno. Creare un fascicolo sugli atti del convegno per essere pubblicati e consegnati alla comunità il primo maggio 25o anniversario dell’apertura al culto della Chiesa.
Quando si parla dell’apertura al culto di questa Chiesa ti viene voglia di aggiungere di tuo. Prima dell’apertura la comunità faceva parte della Parrocchia di San Raffaele che contava la presenza delle suore della sacra famiglia, di don Renzo, don Lorenzo e don Pino Angotti dal 1995 in poi. Era stata voluta da Monsignor Rimedio Vescovo come una Chiesa destinata a diventare Parrocchia, 12000 anime per San Raffaele erano troppe ed il territorio molto vasto. E così 3000 circa rientravano in questo nuovo territorio destinato al già individuato sacerdote don Cesare Scarselletti affinché svolgesse le funzioni di parroco.
Purtroppo il caro e bravo sacerdote don Cesare fu colpito da un ictus mentre predicava una domenica nella sua parrocchia di Zangarona e dopo pochi giorni, fine Dicembre 1997 il tanto amato don Cesare ci lasciò increduli e sgomenti. I progetti del Vescovo Monsignor Vincenzo Rimedio dovettero cambiare. L’inaugurazione fu a cura della parrocchia di San Raffaele, del parroco don Pino e delle suore della Sacra Famiglia, nonché a cura anche dell’Oratorio Beato Frassati con me in veste di direttore.
Quel giorno eravamo emozionati e presenti, impegnati in tutte le figure liturgiche dell’evento, dai chierichetti al coro etc etc. Ammiravano gli esterni e poi gli interni della Chiesa: la progettazione era stata affidata nel 1989 all’ ing. Vincenzo Mastroianni. Il primo maggio 1998 la Chiesa è aperta al culto dal Vescovo Vincenzo Rimedio alla presenza di tantissimi fedeli.
Con loro era presente anche lo stesso ingegnere Vincenzo Mastroianni; la figura di don Cesare Scarselletti raffigurato negli affreschi dietro l’altare era bellissima e commovente. Di recente, con la consegna della Chiesa, a seguito della ristrutturazione, l’artista lametino Maurizio Carnevali, con la raffigurazione della gloria di San Giuseppe in cielo, ha proceduto al completamento dell’affresco che racconta la vita di San Giuseppe.
Il resto della storia fino ad oggi appartiene alla Parrocchia, ai suoi parrocchiani, alla famiglia salesiana e dehoniana e poi di nuovo diocesana. La Chiesa ampia, luminosa ed accogliente è stata voluta da monsignor Rimedio affinché fosse centro di vita cristiana in una zona abbastanza lontana da altre Parrocchie. L’abside opera del.pittore lametino Maurizio Carnevali racconta appunto la gloria del Santo, le vetrate colorate raccontano la storia biblica di Giuseppe. Al piano inferiore c’è una grande sala adibita ad Oratorio ed a sala convegni e raduni, il cortile vanta un campo da gioco e ampio parcheggio.
Appena costituita, la Parrocchia è stata affidata alla Congregazione dei Salesiani di don Bosco che si sono insediati il 13 Settembre 1998. Resta il bellissimo ricordo di quel primo maggio caldissimo, impegnati in tante attività, a cantare anche nel coro, a fare festa con i parrocchiani increduli e tante autorità e fedeli presenti all’evento. Foto dell’evento? Una bella domanda. Era il tempo delle foto cartacee.
Il carissimo Francesco De Lapa, con la sua figura semplice e tanto buona, è volato in cielo lasciando un vuoto straziante ma un grande esempio per tutti.
Chissà che, da amante della foto, non abbia conservato nel suo archivio qualche testimonianza dell’evento. L’inaugurazione della Chiesa che avevamo visto costruire porto’ tanta allegria in tutti noi che avevamo dato un minimo del nostro impegno nella bellissima celebrazione. Dopo la Santa Messa, festeggiammo quella giornata in quel di Paola, dove nel pomeriggio con l’Oratorio Frassati ci recammo a salutare San Francesco nel giorno della sua festa.
Con l’arrivo dei salesiani abbiamo condiviso molte esperienze parrocchiali: con i Salesiani di San Giuseppe, noi dell’Oratorio Frassati di San Raffaele, l’Oratorio Madonna delle Grazie di Sambiase, l’Oratorio della Parrocchia della Pietà, l’Oratorio di Santa Maria Maggiore e l’Oratorio di Santa Eufemia.
In città si parlava e si inneggiava agli Oratori, erano anche i tempi dei Genstella e del complesso dell’Oratorio della Madonna delle Grazie che si esibivano nelle feste patronali. Un momento molto bello di crescita e di condivisione. Dal Giugno 2022 la Parrocchia di San Giuseppe è affidata al bravissimo don Fabio Stanizzo con il quale ho condiviso cinque anni fantastici a Magola’, l’esperienza bellissima alla Madonna delle Grazie ed un breve periodo a San Pietro a Maida, oltreché anni di pastorale giovanile accompagnati sempre da migliaia di giovani, tante feste in piazza ed i concerti dei Controvento.
In poco tempo Don Fabio ha fatto tantissimo a San Giuseppe. Impegnato con famiglie e con i giovani ha voluto la ristrutturazione della Chiesa e tenuto interessanti convegni come quello che ci sarà sabato prossimo. Impegnato anche da direttore nella Caritas e non solo, non so neanch’io come riesca a svolgere alla perfezione tutte le attività. Merita sicuramente un “bravissimo” ed un encomio che renderà felici amici e parrocchiani. Sabato non perdiamoci questo interessante appuntamento.
Giampiero Scarpino