E’ veramente paradossale che, mentre tanto l’amministratore unico Franchini quanto il presidente Occhiuto periodicamente buttino fumo negli occhi con conferenze stampa e dirette social per annunciare nuove rotte, nulla cambia per i lavoratori stagionali che per l’ennesima volta si trovano nell’amara condizione del “prendere o lasciare”. Si annuncia in pompa magna l’aumento di rotte e contemporaneamente, nella nuova programmazione estiva, si chiama in servizio dalla graduatoria dello scorso anno meno personale rispetto alla stagione precedente, con le stesse condizioni se non peggiori: basti pensare al “contentino” della possibilità per i lavoratori di scegliere il part-time potenziato, a 30 ore settimanali, con turni massacranti con orario spezzato nei fatti impraticabili e altamente stressanti e insostenibili economicamente per operatori che, in molti casi, risiedono distanti dall’aeroporto. Condizioni di lavoro intollerabili e continuo rinvio della tabilizzazione pagati sulla propria pelle da lavoratori e famiglie che devono misurarsi con i continui aumenti del costo della vita, delle bollette, con i mutui da pagare. E’ mai possibile gestire l’aeroporto internazionale della Calabria proseguendo con le logiche mortificanti del precariato e della stagionalizzazione?
Ma ciò che è allarmante è la totale assenza di visione e prospettiva aziendale da parte dell’attuale management che, a detta della giunta regionale di centrodestra che l’ha nominato, dovrebbe “brillare” per competenza e lungimiranza gestionale. Com’è possibile gestire un aumento di rotte e passeggeri diminuendo rispetto allo scorso anno il numero di operatori al check in? Possibile mai che si continui a procrastinare il tema della stabilizzazione di lavoratori stagionali che da anni prestano il servizio all’aeroporto e hanno accumulato professionalità ed esperienze che danno un valore aggiunto al servizio offerto dal nostro scalo? Investire sul capitale umano, avviando un serio percorso di stabilizzazione, è il miglior investimento che si possa fare per rendere competitivo l’unico scalo internazionale della Calabria.
Nel silenzio totale della politica lametina e calabrese, nell’immobilismo del centrodestra di Mascaro che in questi anni ha ritenuto conveniente non disturbare il duo Franchini-Occhiuto , ancora una volta chiediamo rispetto e valorizzazione professionale per gli stagionali Sacal. Per la ormai imminente stagione primaverile-estiva, l’aeroporto di Lamezia ha sicuramente bisogno di un maggior numero di operatori di quelli che, stando all’accordo concluso nei giorni scorsi tra vertici Sacal e organizzazioni sindacali, saranno richiamati per la prossima stagione. Se non si vogliono aumentare le unità lavorative bisogna quantomeno aumentare le ore lavorative facendo in modo che no n ci siano turni massaranti ed insostenibili dal punto di vista economico. I lavoratori meritano risposte e certezze, non la propaganda e i fuochi di artificio di Franchini e del centrodestra calabrese e lametino. Si intervenga subito, prima che sia troppo tardi!!!
Rosario Piccioni, consigliere comunale Lamezia Bene Comune