“Per noi non è una vittoria, ma neanche una sconfitta. Vogliamo considerarlo un inizio verso una reale collaborazione fra noi studenti e il governo. Noi abbiamo la volontà di farci ascoltare, abbiamo tanto da dire, da proporre. E confidiamo in una collaborazione concreta e strutturale su tutti i temi che riguardano il mondo dei giovani e della scuola”, conclude.
“Il cambio dell’assegnazione crediti alla maturità da 60 – 40 a 50 – 50 è un primo passo avanti ma molto lontano dalla nostra proposta. Non ci possiamo ritenere soddisfatti. Già ieri dicevamo che non accettiamo contentini. E continua ad esserci il grosso nodo del dialogo, che il Ministero continua a non volere intraprendere” dice all’Adnkronos Luca Redolfi, coordinatore nazionale dell’Unione studenti.