Sono 2297 i giornalisti che hanno perso la vita per raccontare guerre, rivoluzioni e conflitti di ogni tipo negli ultimi 25 anni. Lo rivela un rapporto della International federation of journalists (Ifj) che verrà pubblicato nei prossimi giorni.
Nel 1990, quando la federazione ha cominciato a raccogliere queste statistiche, il bilancio dei giornalisti morti era di 40 ma dal 2010 non è mai sceso sotto la soglia dei 100. «Gli ultimi dieci anni sono stati i peggiori», ha commentato in un’intervista il segretario generale della federazione, Anthony Bellanger «e il 2006 è stato il peggiore di tutti con 155 morti». Un numero, quello dei reporter morti in nome della libertà di stampa e del diritto di cronaca, impressionante che racconta una realtà spesso dimenticata a cui la comunità internazionale dovrà porre rimedio.
Anche se, a vedere gli ultimi dati, i cronisti rischiano più nelle zone di pace che nei Paesi in guerra.
(Informa)