Il presidente della Giunta regionale Mario Oliverio è stato lo scorso 16 novembre a Lorica dove, in località «Cavaliere», si sta procedendo al montaggio dei piloni del nuovo impianto sciistico di risalita, con una nuova e modernissima cabinovia, finanziato dalla Regione con 16 milioni di euro, su fondi del POR 2007-2013. Una restante quota di 3,5 milioni di euro è a carico del concessionario privato, Lorica Ski, individuato in seguito ad una procedura ad evidenza pubblica, espletata dall’Unione dei Comuni di Pedace, Serra Pedace e San Giovanni in Fiore.
Una volta completato, l’impianto sciistico in realizzazione conterà 9 piste, per un complessivo sviluppo di circa 11 km. La cabinovia potrà trasportare 1600 persone all’ora ed impiegherà 6 minuti per arrivare dalla stazione di valle a quella di monte. L’impianto sostituirà quello precedente che impiegava 30 minuti per coprire lo stesso percorso. Prevista inoltre la realizzazione di una seggiovia quadriposto (1200 persone ad ora) che collegherà il piazzale «Cavaliere» con la cima «Marinella di Coppo». Il complesso prevede ancora la messa in servizio delle sciovie esistenti nella Valle dell’Inferno. In corso di realizzazione, infine, l’impianto di innevamento programmato, a servizio dell’intero dominio sciabile, che consentirà di allungare l’utilizzo da novembre ad aprile. Prevista, inoltre, un’area attrezzata per le attività ludiche destinate ai più piccoli, con scuola di avviamento sci e funzione di mini club.
«Quello di Lorica», ha detto Oliverio «è un sito di particolare pregio, con caratteristiche e peculiarità che consentono un allungamento della stagione turistica per gli sport invernali. Con la realizzazione di questo intervento, che dovrà essere completato necessariamente entro il 31 dicembre, anche al fine di consentire la rendicontazione dei fondi, si realizza un tassello significativo per fare della Sila un territorio capace di attrazione per i flussi turistici. Il nostro obiettivo è fare decollare la nostra montagna per creare opportunità di lavoro e di crescita e contrastare l’esodo».