“Siamo sconcertati dalle dichiarazioni attribuite al primo ministro israeliano in vari resoconti dei media sul ruolo di mediazione del Qatar. Se confermate, sono irresponsabili e distruttive per gli sforzi volti a salvare vite innocenti, ma non sono sorprendenti”, ha affermato Majed al Ansari.
Poi l’accusa: “Se le dichiarazioni riportate dovessero risultare vere, il premier israeliano non farebbe altro che ostacolare e minare il processo di mediazione, per ragioni che sembrano servire alla sua carriera politica invece di dare priorità alla salvezza di vite innocenti, compresi gli ostaggi israeliani”, scrive ancora su X il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar.
“Da mesi, e dopo il successo della mediazione dello scorso anno che ha portato al rilascio di oltre cento ostaggi, il Qatar è impegnato in un dialogo regolare con le parti negoziali, comprese le istituzioni israeliane, nel tentativo di stabilire il contesto per un nuovo accordo sugli ostaggi e l’ingresso immediato degli aiuti umanitari a Gaza”, ha ricordato il portavoce. “Invece di preoccuparsi delle relazioni strategiche del Qatar con gli Stati Uniti, speriamo che Netanyahu decida di operare in buona fede e di concentrarsi sul rilascio degli ostaggi“, conclude al Ansari.
Consigliere di Biden a Doha
Il consigliere per il Medio Oriente del presidente americano Joe Biden, Brett McGurk, ha intanto incontrato a Doha il primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim al-Thani. I colloqui, ha riferito Axios, hanno riguardato l’accordo che dovrebbe portare al rilascio degli ostaggi a Gaza. Una fonte israeliana, citata dal sito americano, ha tuttavia precisato che in merito a una possibile intesa la posizione di Hamas si è irrigidita negli ultimi giorni. In precedenza McGurk ha incontrato al Cairo il direttore dell’intelligence egiziana, Abbas Kamel, mentre oggi vedrà il re giordano Abdullah II a Amman. Dalla Giordania si sposterà quindi negli Emirati.
A Tel Aviv migliaia in piazza per accordo
Migliaia di manifestanti hanno intanto bloccato Ayalon Highway, una delle principali arterie di Tel Aviv, chiedendo un accordo immediato che porti al rilascio degli ostaggi che ancora sono nelle mani delle fazioni palestinesi a Gaza. Lo ha riferito il Times of Israel, sottolineando che le scene di stasera ricordano le proteste dei mesi scorsi contro la contestata riforma della giustizia promossa dal governo Benjamin Netanyahu.