Amalia Bruni, leader dell’opposizione in Consiglio Regionale è preoccupata per la sanità e esprime chiaramente le sue perplessità sulle soluzioni che si prospettano: “E’ probabile che nei prossimi giorni il governo nominerà Commissario alla sanità il presidente della Regione. In questo modo si riparerà a uno strappo istituzionale che va avanti da dodici anni ma che è assolutamente insufficiente da solo a risolvere il problema della sanità in Calabria. Che il Presidente diventi commissario è un fatto che si rivelerà utile ma che da solo non risolve. Da solo nessuno, nemmeno il presidente potrà avviare il risanamento e la ricostruzione del nostro servizio sanitario. Lo dico perché se qualcuno pensa questo vuol dire o che non conosce lo stato delle cose o non conosce i vincoli che legislazione impone per i piano di rientro oppure non ha capito la complessità e la gravità della situazione. Quindi occorre ben altro che una semplice nomina. C’è da avviare una trattativa seria, probabilmente anche serrata, col Governo per ridefinire gli strumenti a sostegno. Quantificazione del debito, deroghe sul personale, affiancamento di competenze istituzionali e un piano di investimenti vero e proprio. Dobbiamo siglare come Calabria un patto tra Governo e Regione che ci conduca in tempi stabiliti a una gestione finalmente ordinaria della Sanità. Se non si fa questo si prendono in giro i cittadini”.
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