Il Forum del Terzo Settore Lametino è estremamente preoccupato per la situazione sulle politiche sociali della città e dell’intero distretto socio sanitario, il suo ruolo politico è quello di monitorare e relazionarsi costantemente con l’assessorato alle politiche sociali ad oggi con il Sindaco.
Ad un mese dalla richiesta di riscontro sullo stato dell’arte dell’accreditamento strutture, situazioni fondi e i conferimenti di individuazione e incarico situazione e valutazione per l’integrazione socio sanitaria, programmazione degli interventi, tutto tace.
Svariati sono stati i solleciti per l’attuazione del processo di coprogrammazione e coprogettazione collegata ai fondi del bando in scadenza il 22 marzo ML – Progetti per l’inclusione e l’integrazione di bambine, bambini e adolescenti Rom, Sinti e Caminanti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Fondo sociale europeo Plus – Fondo di aiuti europei agli indigenti La dotazione finanziaria complessiva ammonta a 40.000.000 Euro e poteva dare qualche risposta concreta ai bisogni legati ai Rom.
Questo è solo un ultimo esempio. Ci chiediamo, si riusciranno mai a movimentare circa 16 milioni di euro? quando verrà sbloccata la situazione fondi sulle disabilità fermi al 2008 e così via, ma soprattutto quando si riuscirà a vivere un welfare dignitoso?
C’è, chi è indignato, chi resiste e ci regala modelli da seguire sono le realtà associative del Terzo settore Lametino ed hinterland che nonostante tutto garantiscono una risposta al bisogno, modello di successo per lo sviluppo comunitario. Il lametino ha tante reti istituzionali che aggregano le comunità, esprimendo la loro capacità di cedere un po’ del proprio spazio e insieme agli altri arrivare più lontano. Le esperienze che hanno fatto con i loro progetti, con le loro azioni, diventano più sostenibili, capaci di proiettarsi nel futuro costruendo meccanismi di partecipazione e condivisione. Ma non possono e non vogliono supplire ruoli e interventi politici amministrativi.
Il Forum del Terzo Settore Lametino vuole pianificare il futuro per non subirlo
