Il piano
Il quotidiano finanziario scrive che, secondo il team dell’ex presidente, il conflitto può essere risolto creando zone autonome e zone smilitarizzate su entrambi i lati del confine e senza che l’Ucraina entri nella Nato. Stando al giornale, ai Paesi europei sarà chiesto di assumere il ruolo di garanti del processo di pace, mentre la partecipazione degli Stati Uniti e della Nato sarà minima.
I consiglieri di Trump, si legge sempre sul Ft, ritengono inoltre che non spetti agli Usa assumersi l’onere finanziario del mantenimento della pace e ritengono che questa responsabilità sia dei Paesi europei. Il programma di Trump esclude anche la partecipazione a eventuali operazioni di peacekeeping.
Questo approccio solleva preoccupazioni tra gli alleati europei secondo i quali l’eventuale rinuncia degli Stati Uniti ad avere un ruolo attivo nella sicurezza della regione potrebbe indebolire la posizione della Nato. Alcuni membri dell’Alleanza temono che una riduzione dell’influenza degli Stati Uniti possa portare a una divisione all’interno dell’Ue e della Nato, soprattutto se alcuni Paesi dovessero divergere nei loro approcci sulla crisi ucraina. Allo stesso tempo, non c’è unità nel Partito Repubblicano riguardo a tale strategia.