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19 giugno 2022

News Lamezia e lametino

Un anno di successi musicali per IC Falerna – Nocera: soddisfazione per i tanti riconoscimenti ottenuti dagli alunni


Si è concluso l’intenso anno scolastico musicale per gli alunni falernesi dell’Istituto Comprensivo Falerna-Nocera. Una stagione che ha segnato la ripresa delle attività dopo due anni di pandemia e che ha subito fatto registrare una serie di successi, ottenuti grazie alla partecipazione ad alcune importanti manifestazioni musicali.

Gli allievi dell’Istituto, guidati dai docenti Giuseppe Madrigrano (oboe), Rocco Stranieri (fagotto), Mario Rossetti (chitarra) e Mariagrazia Burgo (clarinetto e coordinatrice dello strumento) hanno, infatti, portato a casa numerosi riconoscimenti: un primo posto, cinque piazzamenti alla seconda posizione e dieci alla terza al Concorso Musicale Nazionale “Paolo Ferro”; un secondo posto al Concorso Musicale “Terra di Severino” con una formazione inedita di ben 28 elementi ed ancora la partecipazione al contest musicale “La melodia dello sviluppo” nell’ambito dell’Azione di sensibilizzazione Il Sud In Rete con l’Europa “racconta con i tuoi occhi”, con la votazione che si svolgerà nel mese di luglio. Risultato al di sopra delle aspettative se si considera che la pandemia ha prodotto limitazioni significative legate ai protocolli per la gestione della diffusione del virus, in particolare lo studio degli strumenti a fiato. Il saggio finale, svoltosi alla presenza di un nutrito pubblico, ha posto il suggello ad una stagione entusiasmante, come ha voluto sottolineare la dirigente Licia Marozzo: «Lo studio della musica ha un valore altamente formativo, come scuola ad indirizzo musicale crediamo e investiamo nella formazione di qualità, perché insegnare musica è un’arte che non può passare se non attraverso la grande passione e la vera competenza. Oggi raccogliamo quanto questi ragazzi straordinari hanno seminato».

Ed ancora – con una frase del grande scrittore Pennac – «ogni studente suona il suo strumento, non c’ è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri alunni musicisti e trovare l’armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, ma è un’orchestra che prova la stessa sinfonia. Non importa se l’alunno ha ereditato solo un piccolo triangolo, ciò che importa è che lo suoni al momento giusto e che impeccabilmente concorra all’ armonia che fa progredire tutti»

 

 


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