Da sx: Le coliche, Gianlorenzo Franzì, Jean Jacques Annaud, Isabella Ferrari, Mario Martone, Ippolita Di Majo
9 maggio 2020
Da sx: Le coliche, Gianlorenzo Franzì, Jean Jacques Annaud, Isabella Ferrari, Mario Martone, Ippolita Di Majo

News cultura, spettacolo, eventi e sport

UN PROTOCOLLO PER LA CULTURA A LAMEZIA


di Valentina Arichetta
Un’emergenza nell’emergenza: è così che si può definire la situazione degli operatori culturali in questi strani giorni che vive l’Italia insieme a tutto il mondo. 155baaf8-b05c-4771-80cf-66429039ece8calabria-fest-pubblico-2Ma non tutti stanno a guardare, nell’attesa di vedere come e quando si sbloccherà qualcosa a livello istituzionale: a Lamezia Terme infatti si è svolto un incontro tra le associazioni e le imprese vincitrici di bandi regionali con eventi storicizzati e il sindaco Paolo Mascaro insieme agli assessori Luisa Vaccaro e Giorgia Gargano, rispettivamente con delega allo spettacolo e alla cultura.

Per discutere ovviamente del futuro incerto più che mai dei Festival e degli eventi, bloccati dal Covid 19 ma anche dall’endemica mancanza di fondi economici, che in questa fase assurdamente pare incancrenirsi ancora di più.
Erano presenti Francesco Pollice di AMA Calabria per la STAGIONE CONCERTISTICA E TEATRALE, Ruggero Pegna di Show Net srl per FATTI DI MUSICA, Pierpaolo Bonaccurso di TeatroP per TEATRO RAGAZZI, Armando Canzonieri di Cosa Sono Le Nuvole per COLOR FEST, Cristina Porcelli di Fondazione Trame per TRAME FESTIVAL, GianLorenzo Franzì di Strade Perdute per il LAMEZIA INTERNATIONAL FILM FEST, Nico Morelli dei Vacantusi con VACANTIANDU, Ivan Falvo D’Urso dell’ARCI per LAMEZIA SUMMERTIME, Giacinto Lucchino di Ecsdance Art con UNA TERRA TRA DUE MARI, Roberto Panzarella della Gala per MUSICAL IN TOUR, Giusy Leone di Art-Music & Co con CALABRIA FEST.
Tutti gli operatori sono intervenuti, ma le parole di Francesco Pollice e Ruggero Pegna, di seguito riportate, rendono perfettamente il senso e l’obiettivo dell’incontro e dei suoi importanti risultati.

“Siamo in un periodo di crisi. E ancor di più il Comune non ha le risorse proprie per aiutare il settore cultura e spettacolo. Allora dobbiamo partire da un dato fondamentale e di importanza centrale: dal decreto Salva Italia, una quota dei 130 milioni di euro sarà certamente destinata a regioni ed enti locali. Tale quota sarà definita nelle trattative Stato-Regioni con il Ministero, e potrà essere utilizzata per le manifestazioni culturali. In questo modo, potrebbe essere una prima linea di risorse economiche per la città di Lamezia Terme.
L’altra risorsa potrà essere quella dei bandi regionali, quando e come verranno emanati, tenendo però conto che la Presidente Santelli ha ritenuto opportuno eliminare la legge 13, certamente con degli obiettivi che verranno esplicitati quando lo riterrà lei opportuno. Quei soldi, quindi, destinati alle attività di spettacolo soprattutto per gli enti locali, non arriveranno più in forma diretta.

Questo incontro nasce da una riflessione condivisa con i presenti: le risorse destinate alla Cultura non sono sufficienti. Perciò dobbiamo cercare di realizzare la maggiore produttività disponibile rispetto alle (poche) risorse disponibili. È inutile girarci intorno, parliamo quindi di cose concrete. Ottimizzare queste risorse presuppone, da parte degli enti locali, e quindi in questo caso del Comune di Lamezia, che non debba passare il principio che in questo campo (quello della cultura e dello spettacolo cioè) siamo tutti uguali. Perché non è così. Non siamo uguali.

Ci sono persone che hanno investito soldi e capitale umano, che si sono rimboccate le maniche, che hanno sforzato l’ingegno e si sono sacrificati, raggiungendo determinati alti risultati, e che svolgono queste attività in termini professionali. E poiché da queste attività, prese tutte insieme, c’è un indotto economico serio, e una ricaduta d’immagine non indifferente anche a livello nazionale, non possono essere messe sullo stesso piano di chi fa attività a livello di hobby o secondo, terzo quarto lavoro. Che sono legittime, intendiamoci: ma sono cose diverse. E dato che le risorse sono poche, questo è un passaggio fondamentale. Va esplicitata poi un’altra circostanza fondamentale.

Le associazioni riunite oggi in quest’incontro, le 11 persone rappresentanti di 11 realtà festivaliere o di eventi, sono 11 soggetti vincitori di bandi regionali. E attenzione: non sono 11 privilegiati. Sono 11 persone che hanno concorso, e hanno ottenuto i risultati. Che si sono sforzate, che hanno scelto di partecipare ad una selezione a cui potevano accedere TUTTI: è da sottolineare perché spesso circola una narrazione un po’ strana. Sulla base della quale si dice “ah, i soliti, sono sempre gli stessi, sono dei raccomandati…” no. Ognuno dei soggetti oggi presenti si è sforzato, ha usato le sue capacità progettuali, economiche, intellettive, e ha concorso insieme agli altri, ha concorso insieme a tutti quelli che -essendo un bando pubblico, aperto a tutti i soggetti giuridici- hanno provato a vincere un bando. Sarebbe quindi preferibile che, in un’ottica di medio periodo perché non i prossimi mesi, ma i prossimi anni saranno difficili, sul piano delle attività culturali (perché c’è da pensare che questo è il settore che ha chiuso per primo e riaprirà per ultimo), queste risorse ovvero le uniche risorse possibili e destinate al Comune e agli enti potranno essere utilizzate nel migliore dei modi.

Qui ci sono seduti una serie di operatori che giorno per giorno si confrontano con realtà nazionali, che possono garantire alla città un sistema culturale di spettacolo che non è presente IN NESSUNA CITTA’ CALABRESE. Non è un semplice fatto di campanilismo, è la realtà: 11 soggetti giuridici appartenenti a Lamezia Terme hanno vinto i bandi regionali per le attività culturali, 11 soggetti con eventi storicizzati. Dobbiamo renderci conto, e far capire a tutti, che queste realtà sono un valore aggiunto per Lamezia e per la Calabria, e soprattutto nelle sedi regionali dobbiamo far capire che la distribuzione delle risorse va fatta in maniera meritocratica. L’idea era questa. Noi pensiamo ad un Comune che sta al nostro fianco, non ad un comune che ogni volta che si deve mettere in piedi un evento ti ostacola, ti fa penare per avere una semplice autorizzazione, che quando c’è un problema diventa un interlocutore complicato. E non è una critica, è un auspicio da amico. Questa è una situazione d’emergenza: ma attenzione, non è un’emergenza del Covid. La cultura e lo spettacolo vivono perennemente, in Italia, in una situazione d’emergenza, e questa è allora un’emergenza nell’emergenza. La cosa che chiediamo è che il comune si renda promotore di un’iniziativa che parli del Sistema Culturale Lametino.

Tra parentesi: Lamezia è forse una delle poche realtà urbane che ha due assessori che si occupano di Cultura. L’assessore Vaccaro e l’assessore Gargano sono le due facce della stessa medaglia, perché dove c’è cultura c’è spettacolo e viceversa. Questo è un altro valore aggiunto, probabilmente il termometro della situazione cittadina, del fermento culturale che si vive a Lamezia ormai da anni e che ha portato oggi a questo risultato eccezionale di 11 eventi storicizzati vincitori dello stesso bando regionale.

La proposta allora è questa: facciamo una convenzione, un protocollo d’intesa sulla base della quale è il Comune che a nome di tutti questi 11 soggetti può discutere della distribuzione delle risorse. Creiamo quindi un progetto indipendente dalle nostre singole attività: questo progetto consente alla città di avere attività dal 1 gennaio al 31 dicembre, con una calendarizzazione programmata.
Una delle difficoltà principali del nostro settore, a livello organizzativo, è che ognuno pensa di essere il migliore del mondo. A Lamezia per fortuna non abbiamo questo modo di pensare: abbiamo ognuno i nostri ambiti di competenza e siamo rispettosi e felici di quelli degli altri.
C’è la musica dei grandi eventi di Ruggero Pegna con la sua ShowNet e il prestigioso riconoscimento Fatti Di Musica, c’è Giusy Leone Presidente di ArtMusic & Co con il CalabriaFest, in collaborazione con la Rai, e c’è la musica classica suonata e rappresentata in eventi di risonanza internazionale delle stagioni di AMA Calabria dei fratelli Pollice. C’è anche la musica dei giovani talenti del Color Fest di Mirko Perri, il teatro dei grandi nomi con I Vacantusi con la loro rassegna Vacantiandu insieme al teatro per ragazzi di TeatroP con Teatro Ragazzi di Piero Bonaccurso.

C’è il cinema più mainstream di Cinema & Cinema dell’ARCI e c’è il cinema da Festival con ospiti i nomi più importanti del panorama attuale del Lamezia International Film Fest di GianLorenzo Franzì e la sua Strade Perdute… e così via. Nessuno si senta escluso e nessuno si senta offeso, ma la selezione è stata naturale ed è stata fatta, è bene ripetere, da eventi storicizzati (con almeno cinque annualità svolte) vincitori di bando regionale. La cosa straordinaria è che tutti siamo concordi nel creare una calendarizzazione comune, per incrementare ogni evento l’altro, e crediamo che sia necessario che abbia il giusto cappello del Comune. Le nostre attività, prese insieme, movimentano risorse ingenti, e aprono scenari economici importanti per l’indotto interno della città.

Mettendo insieme le nostre debolezze ma anche le piccole forze, con il Comune realizzeremo nell’area centrale della Calabria un’attività importante che travalica i nostri confini cittadini. ”
Il sindaco Mascaro e gli assessori Vaccaro e Gargano si sono mostrati entusiasti per l’iniziativa; hanno ribadito il loro impegno concreto per la riapertura dei teatri (il Costabile ormai pronto, il Grandinetti in attesa di bando per la gestione, l’Umberto in attesa dell’Agenda Urbana) e che ognuno di essi avrà un bando differente e singolo, e hanno apertamente ammesso che l’attuale lentezza dell’apparato burocratico non viene dalla loro mancata volontà bensì dall’emergenza Covid19 e dal personale ridotto più della metà per l’impoverimento dovuto ai pensionamenti avvenuti. E hanno sostanziato la veridicità della loro vicinanza alle associazioni e imprese culturali accettando di sottoscrivere un protocollo d’intesa che di certo non potrà che far bene non solo alle attività da svolgere ma anche e soprattutto a Lamezia Terme.


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