Tra fede e tradizione, arte e storia è andato in scena ieri uno spettacolo unico al mondo, la “scasata” della Varia di Palmi. Più di 150.000 persone accorse nella cittadina che intorno alle 18 hanno visto l’Animella (Maria Teresa Leva) e il Padreterno (Antonio Garipoli) prendere posto con gli altri figuranti sul carro votivo alto ben 16 metri e sotto i 250 ‘mbuttaturi delle cinque corporazioni degli Artigiani, dei Carrettieri, dei Marinai, dei Bovari e dei Contadini che hanno cominciato a trasportare l’enorme macchina a spalla. 

Silenzio, tensione alle stelle per la partenza, colpo di cannone e subito le grida degli ‘mbuttaturi nel tripudio generale che fanno partire la Varia. La folla si accoda al percorso che arriva allo splendido affaccio sul mare dello Stretto, l’Animella dall’alto regala benedizioni e sorrisi a tutti, al di là del mare e verso i quattro punti cardinali. Il carro torna indietro, sale il calore e la commozione tra la gente, la gioia è palpabile, giunti in piazza l’Animella Maria Teresa Leva e il Padreterno Antonio Garipoli scendono dal carro tra gli applausi con l’aiuto dei Vigili del Fuoco.

Ma la festa ancora non è finita, prima di mandare in archivio una delle edizioni più belle di sempre che ha visto più di un mese di eventi, c’è il concerto di Loredana Bertè a chiusura di una giornata indimenticabile.

La Varia di Palmi è da sempre una delle più importanti feste religiose calabresi. Si celebra l’ultima domenica di agosto a cadenza pluriennale ed è dedicata alla Maria Santissima della Sacra Lettera, la patrona della città. È progettata per rappresentare l’Assunzione della Vergine in cielo attraverso un enorme carro votivo che percorre le strade cittadine. Dal 2013 è stata inserita nel Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO.

A.P.